Gjin Musa, giornalista
Da diversi giorni in questo comune si sta sviluppando un’attività culturale di grande importanza.
Ho avuto l’onore di essere invitato a questo evento, nella mia professione di giornalista. Il grande scultore Hevzi Nuhiu è l’ideatore di questa attività di confronto tra due culture, tra due popoli, quelli del Kosovo e dell’Italia.
Chi sono gli artisti, i pittori kosovari, che hanno fatto centinaia di chilometri di viaggio, per essere presenti in questa importante attività?
Pranvera Sylejmani, Afrim Spahiu, Agim Kryeziu, Agron Mulliqi, Emin Shaqaj, Gjin Musa, Hevzi Nuhiu, Musa Kalaveshi, Nasuf Miftari, Sali Shkupolli, Skifter Nuhiu e Verona Ahmeti sono gli artisti albanesi presenti in “Ponti d’arte 2017”. In questo evento partecipa anche il prof. Ilir Muharremi.
L’interessamento del comune e delle autorità competenti è all’altezza dovuta.
L’arte, la cultura uniscono i popoli, nuove conoscenze, e gli italiani sono molto interessati alla cultura kosovara.
L’arte della pittura ha avvicinato due popoli geograficamente diversi, due popoli che storicamente qui in Calabria hanno legami ultracentenari.
Gli Albanesi di Calabria hanno mantenuto la lingua e i costumi, hanno conservato gli abiti tradizionali, ma soprattutto la bandiera rossa e nera con l’aquila in mezzo; per gli Albanesi di Calabria è sacra, così come è sacra la vita – una parte della loro anima.
E chi sono gli artisti italiani che si confrontano con quelli kosovari?
Andrea Biffi, Carmine Cianci, Danilo Montenegro, Ercolino Ferraina, Francesco Bitonti, Giuseppe Mele, Pietro Spina e Pino Cacozza.
Durante la conversazione con il sindaco abbiamo appreso che la Calabria è stata visitata in questi giorni da un gruppo di professori del Kosovo, professori di Filologia dell’Università di Prishtina, e poi anche dal Presidente della Repubblica del Kosovo, Hashim Thaçi.
Ora a visitare la Calabria sono gli artisti, con tre mostre, che comprendono opere di artisti albanesi e italiani. La mostra durerà 15 giorni in Italia, precisamente a Santa Severina in Calabria, città organizzatrice.
In questi giorni caldi di luglio, con un sole davvero cocente e l’impegno è notevole, notiamo due ragazze provenienti dal Kosovo giunte qui a presentare le loro opere.
Sono Pranvera Sulejmani e Verona Ahmeti che introducono e presentano il loro genere di pittura.
Da qualche parte per le strade e in qualche piazza si incontrano per caso le creazioni estemporanee di pittori come Agim Kyeziu e Avni Behluli, una preoccupazione reale, un confronto tra pennelli e tele.
Il grande maestro Hevzi Nuhiu è continuamente in tensione. Lo scultore di fama internazionale è nato a Caravajke nel comune di Preshevë, ma dal 1983 vive con la famiglia in Calabria, compagno, amico e fratello del grande Ibrahim Kodra, ventanni vicini l’uno accanto all’altro; il grande maestro Kodra nella pittura e il maestro Hevzi con lo scalpello in mano,a lavorare il legno, la pietra e il marmo.
Le sue opere sono state esposte nei paesi più importanti d’Europa e del mondo.
Guidando i lavori, scherzando dice ai fratelli e alle sorelle giunti dal Kosovo, che avremo tutti modo di vincere questa battaglia, perché gli albanesi sono capaci di fare miracoli, hanno la mente illuminata e mani-d’arte.
È arrivato dal Kosovo, dalla città di Peja, il grande critico Ilir Muharremi, autore di sei libri, ed ho pensato di riservargli un’intervista particolare nei prossimi giorni.
Questa attività avrà una durata di 15 giorni.
Ci impegneremo a lavorare ogni giorno e cercheremo di illustrare nei dettagli questa importante attività dal grande valore culturale.
Ponti d’arte 2017, notte finale:
Dopo un lavoro di diversi giorni degli artisti Kosovari ed italiani, finalmente è arrivata la notte finale, nel mezzo del grandioso castello è avvenuta la presentazione di diversi dipinti degli artisti trattati. Erano presenti il sindaco del comune e altre personalità dell’arte, della televisione e della cultura. Durante quest’esposizione si sono presentati numerosi abitanti delle zone circostanti. Ha preso parte a questa mostra Ilir Muharremi, critico d’arte ed autore di sei libri. Un contributo molto speciale è stato ricevuto da Pino Cacozza(Zefi), linguista, letterato, attore e cantautore che ha organizzato il concerto finale.
Il lavoro degli artisti Italiani e Kosovari rimarrà un’icona all’interno del museo.
Scendendo le scale del magnifico castello ci lasciamo alle spalle le opere multicolore degli artisti Kosovari: Afrim Spahiu, Agim Kryeziu, Agron Mulliqi, Emin Shaqja, Musa Kalaveshi, Nasun Miftari, Pranvera Sylejmani, Sali Shkupolli, Skifter Nuhiu, Verona Ahmeti, Avni Behluli.
Questi dipinti sommersi da colori rimangono affianco a quelli degli artisti italiani.
In questa esposizione c’è stato uno scambio culturale di due popoli con culture molto lontane anche se geograficamente vicini.
Questa attività culturale è terminata con il desiderio di essere ripetuta l’anno che verrà. Ci sono stati abbracci e complimenti da entrambe le culture partecipanti.
Un ringraziamento speciale va nei confronti del Dottor Bruno e dell’organizzatore Hevzi Nuhiu, scultore e pittore.