Ermal Meta, il primo vincitore di Sanremo 2017

0
1857
Ermal Meta

Marrë nga gazeta “Shqiptari i Italisë”

Con una straordinaria interpretazione della Amara terra mia di Domenico Modugno, Ermal Meta vince il premio Cover di Sanremo 2017

La mezzanotte è passata da un bel po’ quando a Sanremo viene incoronato il vincitore della serata delle cover. Senza troppe sorprese, il migliore viene decretato Ermal Meta, ormai al suo quarto Festival, che per questa terza serata dedicata alle cover, ha scelto di interpretare Amara Terra mia di Modugno. Un bellissimo pezzo cantato meraviglosamente da Ermal, molto emozionato. “Non ricordo quando è stata la prima volta che ho ascoltato questa canzone, ma ricordo lucidamente che mi regalò immediatamente un’emozione fortissima. – spiega la sua scelta Ermal nel sito Spettakolo.it – Forse non è tra i brani più noti di Modugno, ma a mio avviso è uno dei più belli in assoluto. L’ho scelta perché parla di distacco, di lontananza, racconta la sofferenza di chi è stato costretto ad andare via e celebra la voglia di tornare. È un sentimento molto simile all’amore, quando si verifica un distacco dalla propria amata”.

Distacco, sofferenza di lontananza, sentimenti che forse ha provato in prima persona quando era bambino, quando da Fier si trasferì a Bari. Sentimenti che provano milioni di emigrati che vivono molto lontano dalla terra dove sono nati. E non solo loro.

“Ogni volta che la canto non posso fare a meno di pensare a tutte quelle persone che hanno subito immensi disagi a causa del terremoto e dei guai causati dal maltempo. – continua Ermal – Se ci pensate, anche loro hanno dovuto subire una forma di emigrazione forzata, magari a soli cento chilometri dalla loro abitazione abituale, ma comunque con tutti i disagi che comporta un fatto del genere. Insomma, cantando Amara terra mia vorrei omaggiare quelle decine di migliaia di persone che in pochi secondi si sono visti crollare il mondo attorno. Purtroppo in senso letterale”.

Ed Ermal ha interpretato in modo così toccante che ha incantato tutti, ma proprio tutti. È stato applaudissimo all’Ariston e in sala stampa, si è meritato i complimenti della moglie di Modugno che gli ha telefonato dopo l’esibizione, è stato inondato di post di stima e complimenti sui social network per tutta la serata, tanto che #ErmalMeta è stato per alcune ore uno dei 10 argomenti più seguiti su Twitter.

“Come sfidare il mito di Domenico Modugno e lasciare tutti a bocca aperta: il miracolo di Ermal Meta due voci in una #ermalmeta #Sanremo2017”; “ErmalMeta #AmaraTerraMia Non dimenticherò facilmente la magia di questa serata”; “È inutile…#ErmalMeta non ha rivali…emozioni..solo emozioni”; “#ErmalMeta è un universo da scoprire, e finalmente ve ne state rendendo conto #Sanremo2017”; “Se andate a leggere i brani scritti da #ErmalMeta, scoprite che ha scritto per la metà dei big di #sanremo2017”; “Non poteva non vincere! #ErmalMeta è stato Unico. Nessuno lo meritava più di Lui”; “#ErmalMeta è stato meraviglioso. Mi domando perché non l’abbia scoperto prima”; “#ermalmeta penso sia il primo cantante italiano che ho voglia di ascoltare ancora e ancora, è magnifico.”; “Per me #sanremo2017 serata cover finisce con la meraviglia di #ermalmeta. Meta Ermal unico!”; “#sanremo2017 fa diventare grande #ermalmeta, lui che ha scritto per i grandi, facendoli grandi. Oggi il suo riscatto che cercava da tempo”; “Bellissima interpretazione, degna di un artista che sicuramente diventerà un pilastro futuro della musica italiana. Meritatissimo”; “Vera sorpresa di questo Sanremo.. ragazzo capace, diretto… emozionante. Grande!”; “Ermal Meta ma che voce, mamma mia! Modugno sarebbe orgoglioso!”; “Ho avuto paura che l’Italia non ti meritasse… Meravigliosamente sorpreso!”.

Sono di questo tenore la stramaggioranza degli innumerevoli commenti su Ermal nei social network. Qualcuno scherza prendendo in giro razzisti e populisti con le stesse loro parole: “Chi glielo dice a #Salvini che la serata #cover l’ha vinto #ermalmeta. E non ha portato nemmeno una laurea. #sanremo2017” oppure “Vince Ermal Meta. VENGONO QUI A RUBARCI LE NOSTRE COVER!”.
Sulla terza serata è calato il sipario, ma il festival continua. Ermal porta in finale la sua canzone “Vietato morire”, che dà il titolo anche al suo ultimo album, in vendita da oggi in tutti i negozi di dischi.

La canzone è molto apprezzata dal pubblico e critica, specialmente per il testo toccante, che denuncia la violenza domestica che provoca grande sofferenza fisica e dell’anima nelle vittime, spesso donne e bambini. Ma “ricorda di disobbedire/ perché è vietato morire/ vietato morire” si conclude la canzone incitando a non cedere alla violenza di chi vuole sopraffare il prossimo. (Il testo integrale in fondo all’articolo)

Chissà se sabato vedremo avvererarsi le parole di un’ammiratrice di Ermal scritte oggi su Twitter: “Secondo me #ermalmeta farà doppietta: Cover + festival #sanremo2017”. Lo auguriamo con tutto il cuore.
Keti Bicoku, Shqiptariiitalise.com

Testo VIETATO MORIRE

Ricordo quegli occhi pieni di vita
E il tuo sorriso ferito dai pugni in faccia
Ricoro la notte con poche luci
Ma almeno là fuori non c’erano i lupi
Ricordo il primo giorno di scuola
29 bambini e la maestra Margherita
Tutti mi chiedevano in coro
Come mai avessi un occhio nero
La tua collana con la pietra magica
Io la stringevo per portarti via di là
E la paura frantumava i pensieri
Che alle ossa ci pensavano gli altri
E la fatica che hai dovuto fare
Da un libro di odio ad insegnarmi l’amore
Hai smesso di sognare per farmi sognare
Le tue parole sono adesso una canzone
Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
E ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai
Figlio mio ricorda
L’uomo che tu diventerai
Non sarà mai più grande dell’amore che dai
Non ho dimenticato l’istante
In cui mi sono fatto grande
Per difenderti da quelle mani
Anche se portavo i pantaloncini
La tua collana con la pietra magica
Io la stringevo per portarti via di là
Ma la magia era finita
Restava solo da prendere a morsi la vita
Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
E ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai
Figlio mio ricorda
L’uomo che tu diventerai
Non sarà mai più grande dell’amore che dai
Lo sai che una ferita si chiude e dentro non si vede
Che cosa ti aspettavi da grande, non è tardi per ricominciare
E scegli una strada diversa e ricorda che l’amore non è violenza
Ricorda di disobbedire e ricorda che è vietato morire, vietato morire
Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
E ricorda che l’amore non ti spara in faccia mai
Figlio mio ricorda bene che
La vita che avrai
Non sarà mai distante dell’amore che dai.
Ricorda di disobbedire
Perché è vietato morire
Ricorda di disobbedire
Perché è vietato morire
Perché è vietato morire
Vietato morire!

Dërgoi për publikim, Gjin Musa, gazetar